Gli scarafaggi, anche conosciuti come blatte, sono una tipologia di insetti appartenenti alla famiglia dei blattoidei. Sono insetti cosmopoliti, presenti in tutti i continenti. La blatta americana, per esempio, è diffusa in tutto il mondo, tanto che il suo nome scientifico (periplaneta americana), significa appunto “presente in tutto il pianeta”.
Le blatte sono parassiti che, oltre a essere poco gradevoli esteticamente, risultano nocivi per la salute dell’uomo dato che possono trasmettere innumerevoli malattie. Ma come sbarazzarsi quindi di questi fastidiosi insetti? Continua a leggere per scoprirlo!
QUANTO VIVE UNO SCARAFAGGIO?
In Italia le tipologie sono diffuse tipicamente tre specie di blatte e scarafaggi: la blatta marrone, la blatta nera e la blatta rossa. In questo articolo però riportiamo le informazioni relative alla prima specie, poiché è quella più facile da ritrovare.
Il ciclo vitale può durare da 10 ai 15 mesi totali ed è caratterizzata da tre stadi:
- Stadio di uovo: le uova vengono in genere deposte in un’ooteca, ovvero una sorta di contenitore posizionato appositamente in prossimità di cibo e al riparo dalla luce. Ogni femmina può deporre fino a 8 ooteche con all’interno 16 uova ciascuna. Queste ultime impiegano dai 20 agli 80 giorni per la schiusa
- Stadio di ninfa: è la fase intermedia tra l’embrione nelle uova e la vita adulta. La durata di questa fase varia molto in base alla specie, in generale può però richiedere intorno ai 6 mesi.
Si può capire che l’insetto si trova in questo stadio dalle sue dimensioni ridotte; addirittura in alcune specie si manifesta una colorazione del dorso differente rispetto agli adulti - Stadio adulto: è la fase finale della vita dello scarafaggio e va dalle 5 settimane ai 6 mesi. Nell’arco di questo periodo, la blatta ha l’obiettivo di riprodursi e di far crescere la colonia. Data la velocità con cui questa operazione avviene, non ci vuole molto tempo perché la situazione vada fuori controllo
Come per la maggior parte degli insetti, anche il ciclo vitale degli scarafaggi è correlato alla temperatura esterna: più il luogo in cui vivono è caldo, più rapida e veloce sarà la crescita e la proliferazione della colonia.
PERCHÉ GLI SCARAFAGGI SI ANNIDANO AL CHIUSO?
Gli scarafaggi hanno bisogno di luoghi che permettano loro di procurarsi acqua e cibo per la sopravvivenza. La maggior parte delle blatte sono onnivore, per cui consumano anche alimenti destinati all’alimentazione umana e/o animale.
Il loro luogo ideale deve anche essere caldo e umido. Tutte le specie ritenute infestanti sono infatti originarie di luoghi tropicali o equatoriali, senza particolari differenze stagionali.
Questa è la ragione per cui c’è la possibilità che si rifugino all’interno di ambienti chiusi. In particolare, i locali come cucine e bagni sono i luoghi ideali dove si possono nascondere.
Le blatte tendono inoltre a evitare la luce, ecco perché costruiscono i loro rifugi in fessure e anfratti, rendendo difficile la loro individuazione. Per facilitare quest’ultima si possono collocare delle trappole collanti apposite in corrispondenza di punti strategici, dove gli insetti transitano maggiormente.
COME RICONOSCERE UN’INFESTAZIONE DI SCARAFAGGI?
Per riconoscere una infestazione di scarafaggi è necessario anzitutto individuare un esemplare. Il problema però è che trovarli non è semplicissimo: a volte risulta più semplice riconoscere i loro escrementi, che assomigliano alla polvere di caffè e tendono ad accumularsi in zone come le guarnizioni dei frigoriferi.
La blatte poi , per completare il proprio sviluppo, effettuano la muta e cambiano l’esoscheletro. Quest’ultimo mantiene la stessa forma dell’insetto, perciò è molto ben riconoscibile. In alternativa si possono trovare anche le ooteche, ovvero i gusci protettivi contenendo le uova di questi insetti.
Anche l’odore può essere un indizio che indica la presenza di questi insetti, a causa dell’accumulo di escrementi, esemplari morti e la concentrazione di feromoni di aggregazione che un alto numero di scarafaggi produce.
È necessario poi procedere con la cattura: collocare delle trappole collanti apposite in corrispondenza di punti caldi e umidi (scarichi dei lavelli o zone di condensa) può essere di grande aiuto. Eventuali catture indicheranno in maniera inequivocabile l’infestazione. Dato che si tratta di animali lucifughi (che quindi non amano muoversi alla luce), l’individuazione anche di un solo esemplare è il segno inequivocabile di un’infestazione di grandi dimensioni in corso.
COME SBARAZZARSI DEGLI SCARAFAGGI?
Per liberarsi definitivamente degli scarafaggi si può:
- Ridurre loro le possibili vie d’accesso alle fonti di nutrimento e riparo. Questo deve essere fatto sigillando tutti i piccoli varchi tra esterno e interno di uno stabile e tra i suoi vari locali.
- Tenere costantemente monitorati gli involucri delle derrate alimentari come scatoloni in cartone o casse, ottimi ripari per le blatte stesse e le loro ooteche
- Se questo non dovesse bastare, esistono diverse soluzioni che vanno dagli spray insetticidi, alle box anti scarafaggio, alle trappole in gel.
La resistenza a tutti questi metodi però varia nel tempo, tendendo sempre ad aumentare.
Per questo Erremme ha organizzato il corso di “Derattizzazione e disinfestazione” con lo scopo di fornire le migliori informazioni possibili per riconoscere e combattere gli animali infestanti.