La chiave per liberarsi delle zanzare è giocare d’anticipo. Eliminare semplicemente gli esemplari adulti potrebbe non essere la soluzione migliore. Come ci si sbarazza allora di questi fastidiosi insetti? Continua a leggere questo articolo per saperne di più!
Il metabolismo di questi insetti è strettamente correlato alla temperatura dell’ambiente in cui vivono (la stessa cosa avviene anche per gli scarafaggi per esempio). Più un ambiente è caldo, più il metabolismo dell’animale è veloce. Le zanzare, dunque, sono diffuse nelle zone tropicali, subtropicali e temperate che permettono loro di sopravvivere. È per questo che è molto più facile ritrovarle durante l’estate, dato che in inverno, con il calo delle temperature, sono costrette a migrare.
Altra caratteristica fondamentale dell’habitat ideale delle zanzare è la presenza di acqua, indispensabile alla loro sopravvivenza. Questo perché le uova vengono tipicamente deposte in acqua stagnante, la quale viene filtrata dalle larve che si nutrono dei materiali e detriti in sospensione.
La prima cosa da sapere è che non tutti gli esemplari di zanzara pungono, ma solo le femmine: solo queste ultime hanno un apparato boccale che permettere loro di succhiare il sangue dall’epidermide.
Bisogna però sfatare un falso mito: le femmine non mordono perché il sangue rientra nella loro dieta. In realtà quest’ultimo serve loro per completare la maturazione delle uova prima che vengano deposte. In generale questi insetti (maschi e femmine) si nutrono invece di nettare e melata, liquidi zuccherati da cui traggono il loro fabbisogno energetico.
I primi tre stadi di sviluppo della zanzara avvengono esclusivamente in acqua: le uova vengono deposte, ne escono le larve che cresceranno successivamente in pupe e poi adulti. Solo a questo punto l’esemplare può iniziare a volare.
Se il ciclo vitale di una femmina dura dalle sei alle otto settimane, quello dei maschi non supera le due. Trovi qui un articolo di approfondimento dell’Istituto Superiore della Sanità su questo argomento.
Anche in questo caso bisogna sfatare un altro falso mito. Tenere accesa la luce non attira maggiormente le zanzare e non le aiuta a individuarci più facilmente.
Questi insetti si avvicinano all’uomo perché riescono a percepire l’anidride carbonica emessa durante la respirazione e il calore corporeo. Non solo: le antenne delle zanzare contengono un gran numero di recettori in grado di percepire diversi odori (come quello del sudore e della pelle).
Riconoscere un’infestazione di zanzare è piuttosto semplice dato che si tratta di insetti visibili anche a occhio nudo. Eliminare gli adulti però risolve solo temporaneamente il problema. Bisogna intervenire invece alla radice, eliminando le larve. Questa operazione però può rivelarsi più complicata dato che queste possono essere deposte in qualsiasi ristagno d’acqua, anche di pochi centimetri.
Si rivela dunque fondamentale agire con largo anticipo, ancor prima che cominci la bella stagione.
Per questo Erremme ha organizzato il corso di “Derattizzazione e disinfestazione” con lo scopo di fornire le migliori informazioni possibili per riconoscere e combattere gli animali infestanti. Trovi maggiori informazioni a questo link oppure puoi chiamarci al 032320618.
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