Chiudi
Come fare per Macchine e Prodotti

3 soluzioni per ridurre la plastica nel cleaning

Nella pulizia professionale si cercano sempre soluzioni per ridurre la plastica. Questo perché quello del professional cleaning è un settore dove per natura si producono numerosi scarti e non sempre si ha la possibilità di smaltirli correttamente. Come diminuire allora il consumo di imballaggi in plastica? Eccoti tre soluzioni per ridurre il consumo di plastica. Leggi questo articolo per scoprirli!

Ridurre la plastica con prodotti superconcentrati

Per super concentrati (SC) si intendono quei prodotti che non contengono acqua nella loro formulazione e che necessitano dunque di essere diluiti al momento dell’utilizzo, secondo le proporzioni riportate sull’etichetta.

Perché possono aiutare a ridurre il consumo di plastica? Proviamo a confrontare un prodotto super concentrato con uno già diluito e pronto all’uso: un prodotto pronto all’uso viene usato in maggiori quantità e quindi deve essere acquistato più frequentemente. Questo corrisponde a una crescente esigenza di imballaggi in plastica che poi devono essere smaltiti.

Dall’altra parte, i super concentrati devono essere acquistati in minori quantità nel tempo, dato che si usa poco prodotto alla volta. In questo modo si riesce ad acquistare meno plastica e, conseguentemente, a introdurne una minore percentuale nell’ambiente.

Il risparmio è tracciabile anche da altri due punti di vista. Il primo è sicuramente quello economico: nonostante i prodotti già diluiti abbiano un costo inferiore rispetto ai super concentrati, devono essere acquistati molto più spesso. La spesa annuale di prodotti pronti risulterà quindi più elevata di quella di super concentrati, i quali, al contrario, hanno bisogno di essere comprati dopo periodi di tempo più lunghi.

Bisogna inoltre considerare la produzione di CO2: acquistando meno prodotti, questi ultimi dovranno essere trasportati meno di frequente da mezzi di trasporto altamente inquinanti come camion o aerei. Indirettamente, dunque, si può arrivare alla drastica riduzione di anidride carbonica.

Imballaggi in plastica riciclata

Nonostante possa sembrare il contrario, non tutti i contenitori di plastica vengono per nuocere. Ovviamente ne esistono di diverse tipologie, tra cui quelli composti da plastica riciclata. Per riconoscerli, è sufficiente che il prodotto sia accompagnato dall’etichetta Ecolabel e la certificazione CAM. Di cosa si tratta?

Ecolabel è un marchio dell’Unione Europea che certifica i prodotti migliori dal punto di vista ecologico. È necessario per garantire in particolare un aspetto fondamentali del prodotto: il suo ridotto impatto ambientale.

Parlando di CAM, invece, si riferimento ai Criteri Ambientali Minimi, istituiti dal Ministero dell’Ambiente. Il loro scopo è quello di individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato.

È necessaria però una precisazione: i prodotti accompagnati dalla certificazione Ecolabel sono automaticamente conformi anche agli standard CAM. Questi ultimi, invece, non è detto che corrispondano ai criteri Ecolabel.

Plastica sì, ma di buona qualità

La frequenza con cui le attrezzature in plastica vengono gettate, influisce enormemente sull’ambiente circostante: più questa è alta e più aumenta la produzione di componenti per la strumentazione. In questo modo si arriva ad abbassare drasticamente il livello di sostenibilità del prodotto. È importante, perciò, acquistare materiali alternativi alla plastica oppure, se proprio non esistono soluzioni alternative, optare per prodotti composti da una buona qualità di plastica, che possa essere in grado di resistere nel tempo e non debba essere gettata troppo presto.


Condividi
Potrebbe interessarti anche

Come possiamo aiutarti?

Trasforma la pulizia quotidiana in un’opportunità per tutta la tua azienda